Stasera sono andato a cena a Ponte di Nona, feudo di Caltagirone, parente di Casini, un altro che dobbiamo mandare a casa. Sono andato a cena a casa di sconosciuti. I primi 20 min ho parlato soltanto io, erano emozionati. Forse mi guardavano come un “onorevole”, una persona importante, poi, quando si sono resi conto che sono normalissimo, mangio il salame con le mani, dico le parolacce e mi arrabbio quando si nomina il PD (quindi sono sano) si sono sciolti. Stasera cucina siciliana e una bella e lunga discussione. Volevo restare un'ora e mezza e invece ho fatto l'1 di notte. Abbiamo parlato di euro, c'e' tra la gente una strana paura di tornare alla lira, una paura superficiale, non supportata da alcuna teoria. Io non ho maturato ancora una posizione definitiva sull'euro (tendenzialmente sono per l'uscita) quello che so e' che deve decidere il popolo italiano con un referendum. Ho spiegato che i referendum non sono solo strumenti decisionali, sono strumenti che permettono la nascita di un dibattito che consenta ai cittadini di informarsi prima di decidere. Abbiamo parlato della riforma costituzionale che il Partito Unico vuole fare e del perche' del NO a Bersani (e anche del fatto che non abbiamo fatto una proposta alternativa). E' stato bello e interessante. C'erano elettori del 5 stelle, del PD e di Sel. Abbiamo discusso e mi sono anche arrabbiato moltissimo con i due di Sel perche' pensano ancora che Sel sia diverso. Gli ho detto che destra e sinistra sono morte, sono categorie ottocentesche ormai in estinzione e che se ne dovevano fare una ragione. Non credo se la siano ancora fatta. Gli ho raccontato particolari su particolari, “segretucci” parlamentari (nulla di nuovo per chi legge questa pagina) e abbiamo parlato di legge elettorale. Anche loro credevano che noi fossimo i paladini del porcellum, noi che pur di abolire quest'immondizia abbiamo votato una mozione del PD (quanti danni fa la TV). Oggi e' stata un'altra giornata dura in aula. Nessun emendamento del 5 stelle sulla legge costituzionale e' stato non dico approvato ma minimamente ascolta
to. Nulla di nuovo. Ogni giorno sono sempre piu' convinto che dobbiamo lavorare moltissimo dentro il palazzo ma il vero lavoro e' fuori, e' svegliare le coscienze dando informazioni su informazioni, e' organizzare eventi che spingano alla partecipazione, e' essere fantasiosi, sopra i tetti o a casa di sconosciuti. E' far capire che o ci interessiamo di politica, o controlliamo il potere, o partecipiamo (al di la' di chi si vota) o non c'e' speranza. Sono stato bene stasera. Mi ricarico, sento gli umori dei cittadini, ascolto le loro critiche e mi sento utile, perche' anche una sola persona informata o comunque con un “dubbio” in più significa un pezzo di liberta' che abbiamo strappato all'oligarchia. Siate disobbedienti, folli, fantasioni, perche' solo chi e' cosi' pazzo da pensare di cambiare il mondo alla fine lo cambia davvero. A riveder le stelle!