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sabato 5 ottobre 2013

DA ALESSANDRO DI BATTISTA A FIORELLA MANNOIA

Messaggio rivolto alla Signora Fiorella Mannoia. Venga alla Camera, la invito ufficialmente a nome della M5S Commissione Affari Esteri e Comunitari. Io sono il Vicepresidente della Commissione Esteri. Sara' un piacere per noi parlare con lei di immigrazione oltre che di manipolazione della realtà', di accuse infondate, di assopimento di coscienze e di mafia, la mafia, quella che vediamo con i nostri occhi ogni giorno in Parlamento. Siamo 8 giovani deputati (eta' media 29 anni), accetti il nostro invito, poi farà' le sue valutazioni sul nostro operato e sulle nostre idee. Mi contatti in privato, io ci ho provato senza successo. Cordiali e affettuosi saluti e complimenti per la sua straordinaria carriera.

P.S.: il reato di clandestinità' aberrante e contrario alla stessa consuetudine del diritto marittimo (reato che fa parte della vergognosa e inutile Bossi-Fini) e' ad oggi il principale nemico della crescita di una cultura dell'accoglienza. L'ho scritto e lei Fiorella non si faccia influenzare da chi, sentendosi scippato (giustamente perche' non ha fatto mai nulla) di molte battaglie care all'estinta sinistra oggi sa dare sfogo soltanto ad una superficiale frustrazione.

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Ringraziando Fiorella Mannoia e tutti coloro che si interessano al nostro lavoro (la Signora Mannoia vale UNO come tutti, l'ho invitata a Montecitorio con lo stesso spirito con il quale i lunedi' vado a cena da sconosciuti) mi sento di condividere con voi una riflessione. I media (quasi tutti) ci pongono in cattiva luce, ci prendono in giro, ci insultano, ci scaricano vagonate di letame e menzogne. Questo inviperisce qualcuno (a me ricorda che siamo sulla strada giusta). Lo posso capire. Ma dobbiamo volare alto. Dobbiamo, negli scambi virtuali e/o reali, essere diversi, accoglienti, pronti al dialogo costruttivo, l'unico capace di smuovere le coscienze. Io, come sapete, in Parlamento non le mando certo a dire e ricevo molte critiche per il mio linguaggio per qualcuno oltre le righe ma mi fermo sempre (o quasi, a volte "mi parte la brocca" come si dice a Roma) a parlare a lungo con chi ci critica, soprattutto a coloro che criticano non per partito preso (cosi' fanno i deputati del PD) ma per assenza di informazione. Ho trovato triste leggere tanti commenti di critica a una semplice domanda della Signora Mannoia. Una domanda che lei non solo ha il diritto, ma ha il dovere di fare. E' assurdo, anche se ne individuo le ragioni, aggredire che ci critica o ci pone delle domande. Non tutti sono in mala fede! L'ho detto sempre e ve lo ripeto ora: il controllo popolare sul potere pone degli argini ai possibili errori del portavoce di turno, io, come i miei colleghi del resto, non sono immune a tali errori. Quindi vi chiedo sostegno, non un sostegno acritico ma un sostegno da fiato sul collo. A riveder le stelle!