Agricoltura sociale: non bastano i buoni propositi. Serve legge chiara
"Nessuna
risposta alla nostra interrogazione che mirava proprio a sottolineare
la mancanza di normativa nazionale in materia di agricoltura sociale e
che dovrebbe essere tra le priorità agricole di questo Governo. Per
tutti gli ambiti in cui interviene la programmazione comunitaria,
infatti, deve esistere una normativa nazionale chiara di riferimento in
modo che le risorse europee, in questo caso quelle rappresentate dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale
(FEASR), possano essere impiegate nel modo migliore e non come è
avvenuto negli ultimi anni, al fine di programmare gli interventi
concreti di promozione dell'agricoltura sociale". Lo dichiarano i
deputati cinquestelle della commissione Agricoltura della Camera, commentando la risposta all'interrogazione, presentata da Chiara Gagnarli, relativa all'utilizzo dei fondi europei per l'agricoltura sociale.
"Ci auguravamo - proseguono i deputati - che il governo si impegnasse
in sede di predisposizione di piani di sviluppo rurale e di
finanziamento dei progetti dedicati all'agricoltura sociale, invece
niente. E pensare che potrebbe farlo subito. Come? Riprendendo la
discussione in commissione delle propose di legge in materia e dando
vita alla legge che aspettiamo da anni. Ma nulla è stato detto dal
sottosegretario in proposito, se non quanto sapevamo già".