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domenica 6 ottobre 2013

Lancio una sfida a tutti i 5 stelle, attivisti, sostenitori, chiunque si riconosca nel nostro MoVimento @GiuliaDiVita

Lancio una sfida a tutti i 5 stelle, attivisti, sostenitori, chiunque si riconosca nel nostro MoVimento e contribuisce al dibattito anche in rete.

Sono stanca di essere inghiottita in discussioni sterili in cui veniamo accusati di volgarità, violenza verbale, insulti tutti targati 5 stelle o "quei cafoni dei grillini".

So perfettamente che non siamo noi, che noi siamo molto meglio di come cercano di dipingerci, fare parte del Movimento 5 Stelle non è come "militare" in un partito ma è fare proprio uno nuovo stile di vita che parte dal cambiare prima se stessi per poi cambiare gli altri. E allora facciamolo! 

Non saranno i troll, gli infiltrati, chi si spaccia per "grillino" per gettare fango sul faticoso lavoro di progresso culturale che ognuno di noi, eletto o attivista, porta avanti dando l'esempio con le proprie azioni quotidiane, a farci perdere la pazienza. Stiamo facendo qualcosa di molto più grande, stiamo costruendo una nuova comunità che si fonda sulla solidarietà, condivisione e partecipazione. Non ci possiamo perdere in "cadute di stile", non possiamo non far passare il cambiamento anche dal modo in cui ci confrontiamo con chi è più distante da noi, il più fascista dei fascisti, il più comunista dei comunisti, il più falso dei falsi. 

Dalla nostra abbiamo fatti, dati, argomenti, idee, buoni propositi che non possono non avere la meglio su chi ha solo offese, provocazioni e frustrazione senza mai scendere al loro livello, con chi non vuole confrontarsi non ci si confronta e basta. 
Impariamo a dedicare il nostro tempo a chi se lo merita, a chi è aperto al dialogo con rispetto pur non condividendo nulla delle nostre idee (la maggior parte delle volte poi è solo disinformato e si riscopre improvvisamente "grillino" se trova chi spiega e chiarisce le cose) quindi smettiamo, per primi noi, di mortificare noi stessi quando usiamo la via più facile dell'insulto o dell'offesa al posto di quella sana e gratificante delle buone idee ben spiegate e argomentate.

Chi offende si qualifica da sé. Non ha importanza se aveva o no ragione, offende e basta. Non serve a nessuno. Non serve alla grande sfida che stiamo lanciando all'Italia intera: cambiarla!

(Chi ad esempio adesso commenterà dicendo che è il nostro "capo" che insulta quindi siamo marchiati dal peccato originale sta semplicemente provocando senza entrare nel merito della questione. Grillo fa il comico da 40 anni, nessuno accusa Brignano, Crozza o Ficarra e Picone di insultare perchè è satira, se è la politica stessa a superare la satira non è certo colpa nostra, anzi noi ci stiamo impegnando per migliorarla ed è sotto gli occhi di tutti. In alto i cuori!)