Sull'emendamento abrogativo del reato di clandestinità - Facciamo chiarezza
A distanza di pochi giorni dall'esplosione mediatica del caso dell'emendamento abrogativo dell'art. 10 bis
D.Lgs. 286/98 approvato dalla Commissione Giustizia del Senato ed a
firma mia e del collega Andrea Cioffi, è opportuno chiarire alcuni
punti, prima che il dibattito assuma toni talvolta deliranti in Rete e
sui media tradizionali.
Vorrete perdonare la lunghezza
della nota, ma in pochi giorni di meditato silenzio sono molte le cose
che si sono accumulate e che meritano, nell'interesse di tutti, di
essere spiegate, almeno da parte mia.
PREMESSA
Sono
un avvocato che conosce direttamente ed in concreto la norma in
questione perchè più volte sono stato nominato difensore d'ufficio nei
procedimenti penali incardinati presso gli uffici del Giudice di Pace
del Salento dove sono avvenuti sbarchi di cittadini extracomunitari nei
mesi ed anni passati.
Ormai è noto ai più che la norma in
questione è stata introdotta nel 2009 nel Testo Unico sull'Immigrazione
(cd. legge Bossi-Fini del 2002 che a sua volta ha modificato il
precedente ed originario decreto legislativo del 1998, cd.
Turco-Napolitano) con il cd. primo "pacchetto sicurezza" fatto approvare
dall'allora Ministro dell'Interno Maroni che prevedeva in origine anche
una pena detentiva da 1 a 4 anni di reclusione per il solo ingresso
illegale nel territorio italiano e un'aggravante specifica per ogni
reato se commesso da un extracomunitario.
La Corte Costituzionale
(2010) prima e la Corte di Giustizia dell'UE poi, hanno frattanto
cancellato l'aggravante (il semplice "status" amministrativo di
straniero irregolare non può costituire da solo elemento di maggior
sanzione, in assenza di fatti materiali di reato) e la pena detentiva.
La norma di cui stiamo parlando prevede quindi, oggi, una sanzione pecuniaria (di tipo penale) da 5.000 a 10.000 euro per il cittadino extracomunitario che senza la documentazione richiesta semplicemente mette un piede sul territorio italiano.
Come
accennato sopra, nel corso degli anni ho potuto saggiare svariate
volte, da modesto operatore del Diritto, la portata concreta della norma
nelle aule giudiziarie dove essa "vive" e quindi posso dire di poter
esprimere una valutazione in virtù di esperienza professionale diretta e
con cognizione (è il caso di dirlo...) di causa.
SUL MERITO DELLA NORMA (ART. 10 BIS D.LGS. 286/98)
Dalla mia esperienza personale diretta posso dire che la norma in questione è:
A) INUTILE;
centinaia di procedimenti penali incardinati presso Procure della
Repubblica ed uffici di Giudice di Pace si concludono, a distanza di
mesi o anni, con una sentenza di condanna al pagamento di un'ammenda
solitamente dell'importo minimo edittale di € 5.000,00 nei confronti di
persone che spesso neanche sanno o capiscono cosa succede e che non sono
minimamente scoraggiati dall'affrontare viaggi che spesso mettono a
repentaglio la loro stessa vita. Non c'è quindi alcun effetto deterrente concreto, come ormai appare chiaro a chi in questi giorni è informato dal dibattito mediatico per i fatti tragici di Lampedusa.
Gli
stranieri sorpresi in mare o appena sbarcati non sono neanche a
conoscenza della norma punitiva, non possono neanche comprendere se e
perchè sono processati, essendo per lo più nullatenenti disperati, sono
inoltre assolutamente indifferenti alla sanzione cui possono essere
condannati perchè le sentenze sono in concreto INESEGUIBILI.
La
norma che si vorrebbe abrogare, in altre parole, non raggiunge gli
scopi dichiarati (demagogicamente) di scoraggiare l'arrivo di
"clandestini", quindi è oggettivamente, incontestabilmente ed in senso
letterale, inutile.
Prima di
proseguire, è bene rileggere ad alta voce almeno 5 volte il paragrafo
precedente per fissarlo bene in testa come premessa per ogni
considerazione sul punto.
L'art. 10 bis NON SERVE AD ESPELLERE NESSUNO.
L'unica
utilità dell'art. 10 bis è quella demagogica di chi l'ha introdotta e
la vuole difendere, per cui "l'Italia così combatte l'immigrazione
clandestina", "così li possiamo espellere per evitare l'invasione" etc.
Val
la pena ricordare insomma che, anche in caso di approvazione definitiva
della proposta abrogativa dell'art. 10 bis, il resto della legge cd.
Bossi-Fini rimane intatta in tutte le sue (pur talvolta assurde,
ipocrite, irrazionali ed inefficienti) disposizioni relative ai permessi
di soggiorno, decreti flussi, espulsioni, respingimenti, etc.
B) DANNOSA PERCHE' COSTOSA;
le centinaia di procedimenti penali interessano ed occupano il
personale e le risorse di Procure della Repubblica, Commissariati e
Forze dell'Ordine, Giudici di Pace e spesso Tribunali (per appelli). Una
volta fermato in mare (acque territoriali) o sulla terraferma,
l'extracomunitario senza documentazione viene fermato e condotto nei CIE
(e successivamente nei CARA, se richiedente asilo) ed anche quando si
rende irreperibile, allontanandosi dai centri, diviene oggetto di
processo penale con il coinvolgimento (pagato con le tasche dei cittadini)
di traduttori, poliziotti, cancellieri, poliziotti, carabinieri,
finanzieri, pubblici ministeri ed avvocati d'ufficio, udienze, verbali,
notifiche e tutto quello che chi non frequenta cancellerie ed aule
giudiziarie non può neanche immaginare. Gli agenti che hanno provveduto
al fermo sono chiamati a testimoniare in udienza obbligatoriamente sulle
modalità di rintracciamento dell'extracomunitario, a distanza di mesi
dai fatti, quando magari sono stati frattanto trasferiti in altra sede
operativa, con disagi e costi notevoli per la collettività.
Nel
corso dei giudizi molti imputati diventano richiedenti asilo o si
rendono irreperibili e le loro posizioni sono stralciate con
duplicazione di fascicoli e difficili ricostruzioni delle posizioni
processuali di decine di persone spesso interessate nel medesimo
processo, con sovraccarico di lavoro fra le cancellerie e i CIE spesso
lontani, con decine di fax, comunicazioni, errori, etc.
Dall'entrata
in vigore della norma che ha istituito questi processi farsa (2009),
ben 12.867 per lo più disperati sono costati, peraltro senza aver
compiuto alcun fatto materiale di reato, svariate decine di milioni di
euro di soldi pubblici letteralmente buttati dalla finestra e sono stati
sottratti poliziotti, risorse pubbliche, personale giudiziario da
incombenze più meritevoli. Anche questo è un fatto incontestabile e che va tenuto bene in mente da chi vuole formarsi un'opinione scevra da condizionamenti di tipo ideologico.
C) INGIUSTA;
questo è l'aspetto più delicato e che non ha a che vedere con dati e
numeri oggettivi, ma con la sensibilità personale, con il grado di
coscienza e di conoscenza dei principi di diritto, nazionali ed
internazionali, ed è oggettivamente più soggetto a possibili
strumentalizzazioni politiche ed ideologiche ed anche a ragionamenti "di
pancia".
Il punire con sanzione penale
il comportamento di chi, senza aver offeso concretamente un bene
giuridico meritevole di tutela secondo i principi fondanti il nostro
Ordinamento giuridico, semplicemente mette un piede sul territorio
italiano è (anche a parere del sottoscritto come cittadino ed avvocato,
ancor prima che come parlamentare) una stortura ed un fatto alquanto
opinabile, in presenza di altri strumenti già esistenti che regolano le
espulsioni di chi non è "regolare" secondo le leggi vigenti italiane.
Criminalizzare mere condizioni personali è una scelta infelice dal punto
di vista giuridico (come Giuristi ben più autorevoli del sottoscritto
hanno più volte ricordato, v. Onida, Rodotà, Zagrebelsky) e diciamo
"fortemente dubitabile" dal punto di vista UMANO. I recenti fatti
tragici siciliani mettono alla luce l'assurdità della norma
incriminatrice che IMPONE alle Procure l'apertura di procedimenti penali
anche a carico di chi è sopravvissuto a tragedie immense e che magari,
dopo aver galleggiato fra cadaveri di compagni di viaggio, a breve dovrà
"difendersi" come imputato davanti ad un Giudice italiano per un reato
di cui francamente ciascuno di noi credo possa percepire l'inconsistenza
concreta. Ma, come detto, questo aspetto è opinabile, certamente fra i
nostri connazionali (potenziali elettori o no del M5S.....) ci sarà
qualcuno che per formazione culturale o cecità ideologica, lascerebbe
tranquillamente morire di fame i sopravvissuti, così come c'è chi dedica
la propria vita per gli altri ed impiega energie e tempo per aiutare
gli ultimi ed i più deboli, senza badare alla nazionalità, colore della
pelle, credo religioso, etc.
Personalmente mi sono sempre trovato più a mio agio fra questa seconda categoria di persone.
GENESI DELL'EMENDAMENTO BUCCARELLA-CIOFFI
In
Commissione Giustizia del Senato nel luglio scorso, proveniente da un
testo già approvato dalla Camera, è pervenuto un disegno di legge in
tema di "Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e
disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla
prova e nei confronti degli irreperibili"(DDL n. 925 e riunito ad altri
come il ddl 110 in tema di depenalizzazioni). In pratica si tratta di
depenalizzazioni e dell'introduzione nel giudizio penale ordinario
dell'istituto della "messa alla prova", già conosciuto nel rito penale
minorile.Il compito dei membri delle Commissioni è quello di analizzare
il testo dei disegni di legge e cercare di apportare modifiche
migliorative e noialtri 5 Stelle, sempre con spirito pragmatico e non
ideologico, cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro, aiutati anche
dall'ufficio legislativo del nostro gruppo parlamentare, anche quando si
affrontano tematiche ovviamente non comprese nel Programma del
Movimento, mettendo a disposizione le nostre competenze personali,
quando ci sono nel singolo caso di specie e, va ricordato, senza aver la
possibilità, ad oggi, di disporre di uno strumento di consultazione con
gli attivisti iscritti sulle singole scelte da prendere (migliaia, ad
oggi, nel lavoro di ciascun parlamentare nella propria Commissione).
Il
collega cittadino senatore Andrea Cioffi (che non fa parte della
Commissione Giustizia ma che per esperienze personali ha maturato una
certa sensibilità sulla tematica dell'immigrazione) presenta nel termine
di fine luglio un emendamento abrogativo dell'art. 10 bis, come norma
da espungere dal nostro ordinamento per le medesime considerazioni
svolte sopra.
Proprio perchè quella norma aveva per il
sottoscritto una valenza particolare ed era stata oggetto di studio
nella difesa tecnica in tanti processi contro extracomunitari e per la
quale avevo sollevato più volte davanti ai Giudici di Pace salentini la
rimessione della norma alla verifica di legittimità costituzionale ed
innanzi alla Corte Europea in tema di diritti dell'Uomo, anche in virtù
della giurisprudenza ed attività difensiva che anche dalle aule
giudiziarie salentine altri operatori del Diritto stavano svolgendo nel
tempo, eccezionalmente chiedevo ad Andrea, che era stato più veloce di
me nel sottoporre l'emendamento al nostro ufficio legislativo, di
concedermi la prima firma all'emendamento. Con grande generosità Andrea
Cioffi lo faceva e di questo ho avuto modo di ringraziarlo privatamente
e poi pubblicamente nella riunione dei colleghi del Senato del 7
ottobre u.s. e da ultimo nella riunione congiunta dei parlamentari 5
Stelle di Camera e Senato del 10 ottobre u.s.
L'emendamento, quindi, è stato presentato negli uffici della Commissione Giustizia il 26 Luglio 2013, insieme a decine di altri, nell'ambito di un DDL relativo alle depenalizzazioni.
Vedere qui l'elenco degli emendamenti, come sono arrivati in Commissione Giustizia:
http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=ListEmendc&leg=17&id=41545
All'epoca della proposizione di quegli emendamenti dobbiamo dire che
non avremmo certo scommesso che alcuni di essi (come il 1.0.100/5
Buccarella-Cioffi !), potessero da lì a pochi mesi essere approvati
dalla maggior parte dei membri della Commissione Giustizia, ma
probabilmente i fatti tragici lampedusani, in coincidenza con l'esame ed
il voto in Commissione avvenuto proprio nella prima settimana di
ottobre, hanno reso possibile il quasi impensabile, con ogni
conseguenza, compresa quella assolutamente imprevedibile che quelle due
righe sarebbero diventate un terremoto (come sembra essere mentre scrivo
queste righe) per il Movimento 5 Stelle...:-(
LA CONDIVISIONE DELL'EMENDAMENTO
Come
ormai evidente a tutti, nel lavoro quotidiano che svolgiamo nelle
commissioni parlamentari, siamo chiamati a fare scelte (talvolta
immediate, come sul voto da dare in commissione o in Aula ad un
emendamento proposto da altre forze politiche sulle materie più
disparate), senza aver il conforto di una posizione programmatica già
definita ed utilizzando solo la nostra coscienza e competenza,
mantenendo lo spirito del Movimento votato alla pragmaticità, al rifiuto
delle posizioni pregiudiziali ideologiche, ispirandoci a quello che
riteniamo più utile ai cittadini e non alla Casta nell'ottica della
tutela della trasparenza, della legalità, della tutela dell'ambiente e
della salute, delle risposte virtuose per la crescita effettiva del
Paese, delle soluzioni migliori e non piegate alle ragioni
dell'interesse di pochi in tema di rifiuti, economia, idea di futuro,
avendo tutti condiviso la "formazione" -per molti pluriennale- del
"messaggio" di Beppe Grillo e condividendo il Programma del
Movimento.Spero a questo punto sia chiaro che lo spirito con cui
l'emendamento abrogativo fu proposto era quello di una scelta
pragmatica, lontana dall'emozione delle tragedie sui mari e da ogni
posizione "ideologica" in tema di immigrazione perchè, come spiegato, la
norma non ha alcun effetto concreto, è solo uno specchietto per le
allodole per chi ancora riesce a farsi trascinare dal dibattito
DEMAGOGICO RELATIVO ALL'IMMIGRAZIONE.In altri termini, ho pensato,
abbiamo pensato mesi fa, in tutta sincerità e buona fede, di fare una
cosa "utile".Poichè, però sono ed ero ben consapevole che l'emendamento
avrebbe potuto avere una portata (NON CONCRETA SULLE ESPULSIONI) nella
guerra politica che si svolge contro il Movimento 5 Stelle e sempre
prima del voto in Commissione, ho voluto condividere con i colleghi del
Senato la notizia relativa alla discussione ed il voto che da lì a pochi
giorni ci sarebbero stati in Commissione.Così all'assemblea settimanale del Gruppo di lunedì 7 ottobre scorso,
in un intervento finale, ho voluto rendere edotti i colleghi del quanto
e fortunatamente vi è la verbalizzazione (Grazie, Giuseppe Vacciano per
aver recuperato la bozza del verbale d'assemblea) che attesta che sul
punto non vi è stata alcuna osservazione contraria (anzi....).
Inoltre la mattina del 9 ottobre, nel corso della conferenza stampa
tenuta in Senato con i colleghi della Camera in relazione al piano
carceri che il giorno seguente saremmo andati a depositare in Quirinale,
trasmessa in diretta sul Blog di
Grillo, nel mio intervento, davanti a decine di giornalisti, annunciavo
che da lì a poche ore avremmo posto in votazione in Commissione
Giustizia i nostri emendamenti in tema di depenalizzazioni.Vedi: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/10/10/m5s-buccarella-reato-clandestinita-votate-per-cancellarlo-subito/248493/
Qui la conferenza stampa integrale: http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/2013/10/emergenza-carceri-le-proposte-m5s-senza-indulti-e-amnistie-dalle-1130-in-diretta.html
Nello stesso Piano Carceri presentato dai membri delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato già nel 5 agosto u.s.,
dando atto che la popolazione carceraria è composta prevalentemente da
immigrati, tossicodipendenti e persone in custodia cautelare (quindi non
in virtù di condanne definitive), si riteneva di dover agire sulle
leggi che disciplinano l'immigrazione la tossicodipendenza....con una "necessaria revisione delle leggi attraverso la depenalizzazione di reati meno gravi".
IL VOTO IN COMMISSIONE
Nel
pomeriggio del 9 ottobre scorso, quindi, con l'inaspettato parere
favorevole all'emendamento da parte del Relatore (sen. Casson) e del
rappresentante del Governo, la maggioranza dei membri della Commissione
Giustizia del Senato approva l'emendamento (voto dei quattro membri M5S,
del PD, uno di Sel, di Scelta Civica, di Autonomie e di GAL, contrari
pare tutti quelli del PdL e quello della Lega).
Per la cronaca,
nella stessa seduta passa anche un nostro emendamento poi riunito ad uno
del PD per l'esclusione della depenalizzazione per i reati relativi al
gioco d'azzardo e le scommesse (1.0.100/8) ed un terzo (1.0.100/56).
A
fine Commissione siamo esaltati....è passato il ns. emendamento e lo
viviamo come una vittoria storica, un'ottima occasione in cui siamo
stati più bravi di altri che della tematiche sull'immigrazione ci
costruiscono carriere politiche, una situazione dove il Governo sembra
potersi spaccare...
Complimenti e congratulazioni dai colleghi pentastellati di Camera e Senato che vengono a conoscenza del fatto...
E'
bene ricordare che, allo stato, l'iter per l'eventuale approvazione
della disposizione abrogativa è ancora lungo...il ddl dovrà venire per
il voto in Aula al Senato e poi tornare alla Camera per l'approvazione
delle modifiche.
Passeranno mesi, c'è sempre il tempo per
meditare, consultare la base con il portale che speriamo arrivi
prestissimo, cambiare posizione, persino distruggere il Movimento....:-(
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Il
seguito è storia magmatica ancora in svolgimento...il post sul Blog di
Beppe Grillo della sera del 9 ottobre che volendo richiamare il fatto
che noi non se ne facesse una rivendicazione ideologica (l'argomento
immigrati è da sempre utilizzato dalla cd. "sinistra" per rimettere in
moto il proprio elettorato su tematiche che ritengono appartenere solo a
loro e spesso in maniera "pelosa"), testimonia la posizione del
Sindacato di Polizia (di "destra") che condivideva già da tempo la
posizione sull'assurdità della norma abroganda e soprattutto il post a
doppia firma Grillo-Casaleggio della mattina del 10 ottobre, doccia
gelata non solo per lo scrivente...
Quindi ho osservato una pausa
comunicativa totale per non incorrere a mia volta nel rischio di
comunicazioni avventate, poco pensate e precipitose che potessere
NUOCERE AL MOVIMENTO.
Io sono tranquillissimo ed assolutamente
sereno con la mia coscienza e ringrazio i tanti messaggi di appoggio ed
incoraggiamento, ma ci tengo a ribadire che la cosa non va assolutamente
vista (o almeno, per il bene del Movimento, io NON LA VOGLIO VEDERE
COSI') come una contrapposizione Buccarella c/ Casaleggio o parlamentari
c/ Grillo o ancora parlamentari spaccati dal "vertice" ed altre
stupidaggini che si leggono in queste ore.
Il post sui "Dottori
Stranamore" a me naturalmente non è piaciuto, è stato a mio modo di
vedere uno scivolone, un errore strategico e comunicativo enorme, ma
confido che la ragionevolezza ed il dialogo diretto e guardandosi negli
occhi con Grillo e Casaleggio che tutti i parlamentari hanno auspicato
al termine della riunione congiunta di giovedì sera scorso, possa farci
superare, tutti insieme, questi momenti difficili...e poi, come sempre,
io sono disposto a cambiare idea se mi si convince con il ragionamento e stimo sempre l'interlocutore che sia disposto a fare altrettanto...
Il
Portale che sicuramente arriverà presto aiuterà noi parlamentari nel
lavoro che svolgiamo a Roma, scaricandoci anche da responsabilità enormi
che siamo costretti ad assumerci nel lavoro "nascosto" delle
Commissioni e darà finalmente voce diretta agli iscritti, agli
attivisti, ai cittadini.
Cari Beppe e Gianroberto, spero di
incontrarvi presto, insieme a tutti i colleghi Cittadini in
Parlamento...a parlar del futuro ed a riveder le Stelle...
Maurizio Buccarella
