Dedicato a tutti quelli che “voi sapete solo abbaiare alla luna dal tetto della Camera”.
DEROGA ALL’ART.138 DELLA COSTITUZIONE Il “costruzionismo” M5S è stato determinante.
Possibile il referendum.

Ci siamo messi di traverso sfruttando tutte le norme regolamentari in nostro possesso e li abbiamo tenuti 53 ore di fila in aula a discuterne.
Eravamo pronti anche a partire con altre 53 ore in commissione, ma i partiti hanno alzato bandiera bianca scendendo a patti.
Il risultato è stato lo slittamento della votazione di un mese.
Da agosto al 7 settembre.
Un mese di tempo guadagnato.
Le modifiche della Costituzione richiedono il cosiddetto procedimento aggravato.
Cioè per derogare all’Art. 138 hanno votato una prima volta a settembre e una seconda dopo novanta giorni, praticamente si voterà all’inizio di dicembre.
Da Costituzione, se la modifica viene approvata con i due terzi dell’aula, non è previsto il referendum confermativo senza quorum.
Se viene approvata con meno di due terzi è previsto un referendum.
FORZA ITALIA domani (dopo la decadenza del condannato di Arcore) fingerà di passare all’opposizione.
Ciò significa che probabilmente all’inizio di dicembre (se vuole avere un minimo di coerenza), non voterà la deroga al 138.
I 67 voti in meno di Forza Italia faranno venir meno la maggioranza dei due terzi e quindi sarà possibile indire un Referendum popolare senza quorum per confermare o NON CONFERMARE questa porcata.
Calcolando che se non avessimo posticipato di un mese la votazione, ora la deroga al 138 sarebbe già bella che approvata, adesso ci troviamo di fronte alla possibilità che per beghe tra partiti (o di famiglia PD-PDL se vogliamo), c’è la reale possibilità che i piani di Letta ed Alfano saltino.
La deroga non sarà più blindata e noi ad un referendum senza quorum “gli facciamo un quorum così”.
Manlio Di Stefano