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martedì 8 ottobre 2013

Italiani “campioni d’ipocrisia” @g_brescia


In Italia di solito solo dopo un avvenimento grave ci si ricorda di questa o quella scomoda questione. Ed è ciò che puntualmente è successo anche in occasione dell’immane tragedia di quattro giorni fa, di cui stiamo ancora contando le vittime.

Sulla pelle dei corpi annegati brucia l’ipocrisia di un’intera classe politica che avrebbe potuto dare risposte e non l’ha fatto, anzi ha fatto peggio, ha dato risposte sbagliate, inadeguate, pericolose, tanto da rendere tutti corresponsabili di quanto è avvenuto.
A cominciare dal Presidente della Repubblica che, come ricorda Marco Travaglio oggi sul Fatto Quotidiano, ha dichiarato “Subito leggi per profughi e richiedenti asilo” dimenticando di aver firmato nel 2009 la legge Maroni sul reato di clandestinità.”
Stessa disgustosa ipocrisia giunge dai banchi del PD che propongono la nomination dell’isola di Lampedusa al prossimo Nobel per la pace, come se bastasse una statuetta d’oro a sistemare le cose.
Per non parlare della vergogna delle parole pronunciate da Alfano, “Siamo campioni d’accoglienza” si è permesso di dire. Una frase che è un insulto all'intelligenza e alla sensibilità umana.
Noi vogliamo serietà nell’affrontare questa tematica, esigiamo rispetto per tutte quelle vittime, per le loro famiglie, per i superstiti e per tutti coloro che sono costretti a fuggire dalla propria terra a causa di guerre, fame e povertà.
Esigiamo che questo governo dimostri di avere gli attributi per porre al centro del tavolo europeo il tema dell’immigrazione, perché l’immigrazione è una questione europea e non solo italiana e l’Europa non può solo frustrare l’Italia con spread, fiscal compact, austerity e vincoli di ogni genere, ma deve tornare a inseguire il sogno originario, quello di divenire una terra di popoli che condividono le proprie tradizioni, le proprie bellezze, le proprie intelligenze per il nobile scopo di promuovere il bene comune.
È una questione di livello internazionale perché ci sono i diritti fondamentali dell’uomo e migliaia di vite umane in ballo che noi abbiamo osato maltrattare e insultare (e ancora lo facciamo) con la Bossi-Fini, una legge che solo dal nome dei suoi promotori si capisce quanto sia inadatta. Lo ricordiamo per i distratti e i disinformati che a causa di questa legge obbrobriosa i superstiti della disgrazia sono considerati clandestini e il prefetto è costretto a procedere nei loro confronti; sempre a causa della stessa legge chi si permette di soccorrere gente in pericolo può essere accusato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e subire processi e multe salate.
Come può un paese civile permettere che questo accada, come ha potuto il parlamento emanare un tale scempio e un Presidente della Repubblica firmarlo.
Attendiamo fiduciosi che il parlamento arrivi a discutere proposte di legge sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza quantomeno per accendere il dibattito nell’opinione pubblica in attesa di una politica europea organica e promettiamo che il MoVimento 5 Stelle si batterà per una legge migliore che ponga l’umanità al centro del percorso legislativo, affinché drammi di tale entità non si ripetano più.

www.giuseppebrescia.it