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lunedì 9 dicembre 2013

Visto che siamo in tema di "giornalismo" e 5 stelle mi tolgo un sassolino dalla scarpa @GiuliaDiVita

Giulia Di Vita - M5S




Mesi fa su Panorama i "giornalisti" Stefano Caviglia e Laura Maragnani hanno scritto un lungo articolo di sbeffeggiamento ovviamente nei nostri confronti insinuando, tra le altre cose, che io, Fabiana Dadone e Paolo Parentela, non avendo visto mai un euro nella nostra vita, avremmo avuto qualche difficoltà a "ricalibrarci" al momento del Restitution Day.
Le calunnie più becere le hanno inserite come virgolettati di Mastrangeli, denotando davvero una certa eleganza.

"Tre deputati, Fabiana Dadone, Giulia Di Vita, Paolo Parentela, hanno dichiarato al sito www.riparteilfuturo.it un reddito pari a zero. Non deve essere facile ricalibrarsi.
«Soprattutto quando ti passano per le mani, oltre all’indennità parlamentare, 9 mila euro di rimborsi al mese. Netti ed esentasse» precisa il senatore Marino Mastrangeli. Perfido: «Voglio vedere chi ci rinuncia. Voglio vedere i bonifici»." [http://news.panorama.it/politica/beppe-grillo-grillini]

Beh, in foto la restituzione per i soli mesi di Marzo e Aprile, su http://www.beppegrillo.it/movimento/parlamento/trasparenza.html trovate il resto che ho restituito io, ma anche Fabiana e Paolo, sti poveri stronzi con difficoltà a "ricalibrarsi".
Ah, dimenticavo: a breve mi appresto a restituire più di 20.000 euro.

Sicuramente Caviglia e Maragnani hanno poi scritto un articolo di rettifica su Panorama, sai...l'etica professionale. Lo sto ancora cercando.

Purtroppo non riusciamo più a stare appresso a tutte le bugie e mistificazioni che oramai dal 2007 scrivono su di noi, basti pensare che l'ormai abituale appellativo "grillini" ce l'hanno appioppato tempo fa per "esigenze giornalistiche" e nessuno ce lo toglierà mai.

Mi lascia sempre profonda amarezza l'entusiasmo con cui accogliamo quegli articoli o notizie che giudichiamo oggettivi, come fosse un evento sensazionale. Come un raro regalo di Natale.

Ciononostante, anzi forse a maggior ragione, dobbiamo impegnarci ancora di più affinchè questo diventi normale. Nessuno di noi vuole un giornalismo asservito, men che meno a noi che facciamo della trasparenza e della verità la nostra stella polare. 

Sacrosanto il diritto di critica, anzi ci fosse stato un giornalismo davvero critico negli ultimi 20 anni forse il Paese non sarebbe ridotto proprio così, i cittadini sarebbero più consapevoli. Come minimo. E questo è sotto gli occhi di tutti, anche dei giornalisti che farebbero bene a indignarsi per questo e per il 57° posto per libertà di stampa che vanta l'Italia.

Critica non è denigrare gratuitamente e scrivere continue illazioni basate sul nulla se non sulle proprie antipatie o "comandi dall'alto", come se si scrivesse poi sul proprio diario segreto...
Si prende un fatto e lo si descrive traendo conseguenze, analisi e tutto quello che volete. E' anche più edificante per chi lo scrive oltre che un piacere per chi lo legge.

Niente è perduto, si può sempre ricominciare, e siamo qui per farlo insieme a chi ha voglia di farlo.

Perchè non fare una bella "lista di prEscrizione" con i blog di informazione e giornalisti che meritano di più? 

Magari scopriamo che gli esempi virtuosi sono molto più numerosi di quelli indecenti solo che, come al solito, non hanno visibilità! 

Ci pensi la rete!