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giovedì 28 novembre 2013

Il M5S è come il Seminatore della parabola evangelica @carlaruocco1


Da mesi ci accusano di non portare dei risultati, come se, pur essendo la forza politica che ha preso più voti, ma avendo contro la totalità dei partiti, fosse stato possibile un cambiamento immediato di un sistema incancrenito da anni e anni di cattiva politica, cosa impossibile anche usando una bacchetta magica.
Ma in sordina, data la censura e gli attacchi a cui è sottoposto il MoVimento dallaquasi totalità dei media, giorno dopo giorno sta ottenendo risultati sempre più consistenti e significativi.
‘’Il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. Un'altra cadde in un suolo roccioso dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; ma quando il sole si levò, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì. Un'altra cadde fra le spine; le spine crebbero e la soffocarono, ed essa non fece frutto. Altre parti caddero nella buona terra; portarono frutto, che venne su e crebbe, e giunsero a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno.’’
Il M5S è come il Seminatore della parabola evangelica, cominciamo ora a raccogliere i primi risultati della lunga semina. Come per il Seminatore qualche errore c’è stato, ma quanto di buono abbiamo sparso sta per dare i primi frutti che, giorno dopo giorno, diverranno sempre di più.
Ieri, se ricordate, abbiamo fatto breccia, costringendo il Governo a prendere in considerazione le nostre idee sul reddito di cittadinanza, pensioni d’oro e difesa delle spiagge.
Oggi grazie al M5S è stato ottenuto un risultato storico, la decadenza di Berlusconi dalla carica di Senatore, e alla Camera abbiamo ottenuto il via libera all'utilizzo di intercettazioni riguardanti l'ex sottosegretario del Popolo della Libertà, Nicola Cosentino, come richiesto dal gip di Roma. Si tratta di 92 conversazioni, avvenute tra il 24 settembre 2009 ed il 14 febbraio 2010. 
Oggi sono in vena di citazioni, concludo con una frase di Gandhi.
Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.