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martedì 26 novembre 2013

LETTERA dal CNA ai Parlamentari @alessandrabenci

lunedì 25 novembre 2013



Ieri  ho ricevuto, come altri parlamentari, una lettera dal Presidente del CNA di Firenze. E' una bella testimonianza dell'Italia reale, che lavora e produce, di fronte all'inconcludenza della politica. Mi permetto di renderne pubblica alcuni stralci:

"Quanto sta accadendo sulla vicenda IMU ha dello sconcertante.
A meno di un mese dalla scadenza non sappiamo se l’imposta sarà dovuta anche per la prima casa o meno, né come e dove verranno reperite le risorse per coprire l’eventuale esenzione.

La soluzione più accreditata sembrerebbe quella di presentare il conto alle imprese.
Si parla infatti di un possibile incremento ( dal 101 a 103%) della seconda rata di acconto 2013 di Ires e di Irap (elevati dal 95 al 100% solo poco tempo fa), cioè le imposte dirette dovute dalle aziende e in scadenza il 30 novembre.

Ma la decisione verrà presa solo domani, come se la pianificazione dei flussi finanziari delle aziende fosse una cosa trascurabile e appannaggio solo di altri soggetti. Eppure, fatti due conti, stiamo parlando di migliaia di euro ad impresa.

Sempre l’IMU, poi, è fonte di altri dilanianti dubbi, primo tra tutti quello sul quantum si dovrà pagare. I comuni possono infatti deliberare le aliquote per il 2013 entro sabato 30 novembre e pubblicarle entro il 9 dicembre, appena 5 giorni prima del termine previsto per effettuare il pagamento.

La tempistica, assai ristretta, fa supporre che occorrerà trovare una soluzione. Sì, ma quale?

In una situazione già minata dalla crisi lasciare i contribuenti in una simile incertezza è vergognoso e inaccettabile.  (...) "

Come non essere d'accordo. Prendo in prestito le parole di un' attivista di Scandicci :

"Quello che non sopporto è il venir meno dei diritti. Diritti che tutti i giorni vengono ridotti sviliti, mortificati. Non tutti sanno che esiste uno Statuto del Contribuente.
La sua importanza è paragonabile allo Statuto dei Lavoratori e anche se quest’ultimo vede attacchi volti a ridurne l’efficacia, lo Statuto dei Contribuenti è proprio carta da macero, come se non esistesse."