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giovedì 28 novembre 2013

TAP: ennesimo scempio dell’ambiente @Maxdero


Oggi, 28 novembre, in discussione in Aula. Il Gruppo del M5S in Commissione Ambiente ha già presentato parere negativo di minoranza.
Un tema di interesse nazionale, che meriterebbe la giusta riflessione e un attento studio, viene sottoposto al parere Commissione ambiente alla Camera  dove viene affrontato con un processo sbrigativo senza aver la possibilità di avere audizioni e di avere un’informazione più accurata e dettagliata. Si tratta della ratifica sul Trans Atlantic Pipeline( TAP), accordo siglato ad Atene il 13 febbraio 2013 tra l’Italia, l’Albania e la Grecia, il quale prevede la realizzazione di un’infrastruttura per il trasporto del gas naturale dai giacimenti dell'Area del Caspio verso l'Europa, passando per la Grecia, l’Albania e l’Italia. Purtroppo il passaggio in Commissione appare ai nostri occhi solamente come un pro-forma e non come un’appropriata indagine. 
Come è facile intuire tale progetto è un’opera d’ ingegneria industriale, di alta rilevanza e di alto impatto ambientale, destinata a svilupparsi in un tratto di mare Adriatico avente, per fortuna, livelli di naturalità e biodiversità ancora molto elevati.  
A tal proposito come gruppo Movimento 5 Stelle in Commissione Ambiente abbiamo presentato un parere negativo di minoranza per sottolineare le numerose criticità, anche palesi, che mostra questo disegno di legge, prime fra tutte la quasi totale assenza della considerazione del danno ambientale che si creerà con questa costruzione.  Infatti il progetto TAP, per come delineato dal disegno di legge in questione, appare suscettibile di incidere significativamente sul bene ambientale, senza il necessario apparato di cautele legislative, tecniche e amministrative, ispirate al principio comunitario di precauzione e richieste dalla normativa europea sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). 
Inoltre il progetto non appare altresì corrispondere ad una Strategia Energetica Nazionale (SEN) orientata alle energie rinnovabili. In aggiunta sembra che non siano stati per niente presi in considerazione i dati sul consumo di gas in Europa  dove si è passati dai 673 miliardi di  metri cubi nel 2010 ai 616 del 2011 ed ai 597 nel 2012, con un calo del 3,2% in un solo anno.
Inoltre non è chiaro se esista una strategia di gestione di opinabili riserve di fornitura energetica, visto che sono noti progetti di un gasdotto che dovrebbe emergere poche decine di chilometri a sud del TAP, per il quale sarebbero già stati spesi importanti fondi.
Tutti questi dati non fanno altro che avvalorare l’ipotesi che la realizzazione di quest’infrastruttura non rechi reali benefici in termini di costo energetico. 
Abbiamo purtroppo la netta sensazione che quest’accordo sia solamente un’occasione per far prevalere alcuni interessi privati di carattere commerciale e non quello collettivo. 
Come M5S continueremo a vigilare e a lavorare per far sì che a primeggiare siano la tutela dell’ambiente e dei cittadini e il rispetto per il bene comune.