
Tanti auguri scomodi
Cari tutti, copiando l’idea di Don Tonino Bello (uno dei tanti preti da combattimento, lui ormai scomparso, che mandano avanti una Chiesa colma anch’essa di mercanti e ipocrisia) voglio porgervi i miei più sentiti “auguri scomodi”. Il buon natale dovrebbe infastidire qualcuno, dovrebbe disturbare. Alcuni auguri neppure mi dispiacerebbe se venissero rispediti al mittente.
Vi auguro di smetterla di lasciarvi abbindolare da chi gode dell’ignavia da parte dei cittadini. Tanti auguri scomodi a chi pensa che i soldi siano tutto. Un buon natale scomodo a chi tratta con la mafia, a chi fa distruggere conversazioni intercettate quando dovrebbe garantire trasparenza. Un buon anno indigesto a chi crede che il “popoluccio” non possa governare, a chi pensa che con gli F35 si spengano incendi, a chi delinque ma auto-giustifica i propri errori. Tanti auguri scomodi a chi si erge al nuovo che avanza pur non avendo mai lavorato un giorno in vita sua, a quei giornalisti che si mettono a 90 gradi con regolarità preoccupante. Tanti auguri scomodi a chi infesta la Camera e piazza marchette, a chi continua a buttare vite e denari in Afghanistan, a chi dice che dare un reddito a tutti sia populista. Tanti auguri scomodi alla mafia, una merda anche se si mette in giacca e cravatta, soprattutto se si mette in giacca e cravatta. Tanti auguri scomodi a chi illude ma anche a chi si lascia illudere senza opporre resistenza. Auguri scomodi a chi ruba i rimborsi elettorali, a chi ha tanto ma non da nulla a chi ha poco, a chi si mette a pregare, a lodare Francesco ma poi spedisce capitali in Svizzera e costruisce la propria esistenza sul consumismo. Tanti auguri scomodi a chi ha sotterrato in Campania interi camion ricolmi di rifiuti tossici, a chi vede gli immigrati come nemici, a chi passa da D’Alema a Veltroni e poi a Renzi con una nonchalance priva della minima dignità. Tanti auguri scomodi, insomma, auguri fastidiosi, molesti, sgraditi e imbarazzanti. Ma anche tanti, ma tanti, ma tanti auguri confortevoli a chi lotta, a chi non si accontenta, ai curiosi, a Ilaria Alpi che per prima aveva scoperto il giochetto dei rifiuti tossici in Somalia, a Siani, a Falcone a Borsellino, ai Santi Laici che inorgogliscono il popolo italiano. Auguri di cuore a chi non arriva a fine mese ma non smette di combattere, a chi mette in discussione il pensiero dominante, a chi passa ore ed ore a spiegare quel che il M5S fa in Parlamento, ai miei colleghi, fratelli di 1000 battaglie e mio orgoglio personale. A Beppe per tutto quello che ha fatto e per quello che farà. A Gianroberto per aver avuto intuizioni geniali. Ai giornalisti liberi, alle forze dell’ordine che si tolgono il casco, agli studenti che scendono in piazza, a Di Matteo e ai magistrati di Palermo. Auguri con tutto il mio cuore a chi sa che ce la possiamo fare, a chi ci crede, a chi “getta le reti a destra” e il cuore oltre l’ostacolo. A chi smette di lamentarsi. Auguri ai miei amici, quelli veri, quelli della birra artigianale e del bro-day domani pomeriggio. Buon natale ai francescani, tutti, dal Santo al Papa, a chi sa che c’è differenza tra povertà e miseria, tra essere e avere. Tanti auguri a chi si sente fiero di essere italiano e fiero di far parte della razza umana, una razza che nel male, ma anche nel bene, soprattutto nel bene, è capace di fare cosa straordinarie.
P.S. La foto me la scattarono a Temuco, Cile, Natale 2011, facevo autostop ed ero felice!