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venerdì 10 gennaio 2014

I numeri fasulli delle assunzioni nella scuola. Il Ministro dell’Economia non firma @LuigiGallo15


I numeri fasulli delle assunzioni nella scuola. Il Ministro dell’Economia non firma

UniversitàBeniCulturali
Nella dichiarazione di voto al Decreto #Istruzione sono stato chiaro con il Ministro #Carrozza: si dimetta e consegni la delega del Ministro dell’Istruzione al Ministro dell’#economia. E’ lui che ha la pistola fumante in mano.

Come al solito, la partitocrazia e i suoi terminali non prendono sul serio un grillino e credono che tutto sia provocazione.
Poi si trovano sindaci a 5 stelle e 163 pentastellati in Parlamento ed equivalenti trombati dei loro partiti.

Ero molto serio in quella dichiarazione di voto. In fondo l’iter del decreto istruzione è stato emblematico. Le risorse erano blindate, non era un problema di coperture valide e oggi il Ministro dell’Istruzione si trova in un recinto sempre più stretto che sembra non dispiacerle , perchè piuttosto che scalciare preferisce adoperare l’arma della propaganda.
In principio nei proclami roboanti di Carrozzone le assunzioni per il prossimo triennio erano di 69 mila docenti (più 16 mila risorse per il personale tecnico-amministrativo). Ma da un successivo atto ispettivo emerge come accade sistematicamente che le assunzioni reali su posti liberi a seguito di cessazioni dal servizio sono sempre inferiori alle stime, anche perché si interviene con tagli (chiamate riforme) e spending review che in definitiva allungano i tempi per il pensionamento per chi lavora nella scuola (come nel caso Quota 96). Ad esempio con la nota del 27 del MEF che prevede il prelievo di 150 euro dagli stipendi, ci sarà un danno anche per i pensionandi che avevano programmato il pensionamento da settembre 2014, a seguito della maturazione dello scatto, e che dovranno rimandare di un altro anno per poterlo vantare sull’assegno e sulla buonuscita.
Ma ora il Ministero dell’Economia non vuole firmare neanche la prima trance di assunzioni di insegnanti di sostegno. Il motivo è che la Ragioneria di Stato e il Ministero dell’Economia disconoscono i 26.684 docenti di sostegno di nuova costituzione previsti dal decreto.
Ho preparato un atto ispettivo per avere chiarezza prima che sia troppo tardi.