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giovedì 9 gennaio 2014

Pala Nebiolo di Messina: interrogazione e ispezioni @F_DUva


Pala Nebiolo di Messina: interrogazione e ispezioni

Pala Nebiolo di Messina: interrogazione e ispezioni

Il 9 dicembre scorso la deputata regionale del MoVimento 5 Stelle Valentina Zafarana effettuò una visita ispettiva alla tendopoli del Pala Nebiolo che ci permise di ottenere sufficienti informazioni per presentare un’interrogazione al Ministero dell’Interno per chiedere, tra i vari interrogativi, “quali iniziative intenda assumere per fornire un’adeguata ospitalità, anche nel rispetto del regolamento (UE) n. 604/2013, cosiddetto «Dublino III», con particolare riferimento alla tipologia di strutture adibite per l’accoglienza di queste persone e rispettivi finanziamenti”.
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Foto scattata il 27 dicembre 2013
Per chi non lo sapesse il Pala Nebiolo è una struttura sportiva messa a disposizione dall’Università degli Studi di Messina per l’accoglienza provvisoria dei migranti. Su questo campo da baseball è stata realizzata una tendopoli. Si tratta di un “non luogo” giuridicamente parlando poiché non si tratta né di un CIE, né di un CARA né di uno SPRAR, ma solo di un centro temporaneo.
Se accogliere i migranti in delle tende è inappropriato di per sé, lo è ancora di più se il terreno non drena l’acqua. Infatti dopo i numerosi acquazzoni che si sono abbattuti in questi giorni si è creato un vero e proprio pantano in prossimità delle tende con acqua anche al loro interno. Così, sollecitato dal Circolo Arci Thomas Sankara, il 27 dicembre ho effettuato una visita ispettiva accompagnato da un medico, un avvocato, un interprete, un consigliere comunale e un funzionario della Prefettura constatando l’inadeguatezza del luogo e alcuni disservizi. Lo stesso giorno abbiamo incontrato il Vice Prefetto Vicario dott.ssa Cerniglia per riportare quanto riscontrato e per sollecitare affinché venisse trovata una soluzione alternativa alla tendopoli.
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Foto scattata il 7 gennaio 2014
Il 7 gennaio sono rientrato nella tendopoli per verificare se i disservizi segnalati alla Prefettura lo scorso 27 dicembre fossero stati risolti. Fermo restando che accogliere delle persone nelle tende per un tempo che supera le 48 ore non è accettabile, ho potuto constatare, arrivato all’interno della tendopoli, che quasi tutti i disservizi segnalati erano stati risolti (è stata creata anche una zona “moschea”) tranne, ovviamente, il crearsi di un pantano ad ogni pioggia dovuto alla scarsa capacità drenante del terreno. Inoltre ho accertato la presenza di 25 minori non accompagnati nonostante la tendopoli non sia autorizzata ad accoglierli. Alle mie domande di chiarimento all’ente gestore lo stesso mi informava che i minori non dovevano stare lì e che era in attesa di un celere intervento dei servizi sociali.
Pare ci sia stato un piccolo cortocircuito tra questura e amministrazione comunale: la prima mi informava che l’elenco dei minori era stato inviato al dipartimento dei servizi sociali , la seconda affermava di non aver ricevuto nessuna lista. La cosa pare si sia chiarita tant’è che ieri, 8 gennaio, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Messina ha provveduto all’ordinanza di trasferimento per i 26 minori (uno è stato identificato come minore dopo l’ispezione) in una struttura “protetta” adatta alle esigenze di persone minorenni. Al momento si trovano in una sistemazione provvisoria dove faranno i colloqui con gli assistenti sociali per essere poi trasferiti in case famiglia o in altre strutture dove potranno iniziare un percorso formativo per favorire l’integrazione nel nostro Paese.
Ora attendiamo di sapere se e quando il centro di accoglienza verrà spostato in un luogo davvero idoneo, eventualità che potrà avvenire solo con una giusta sinergia tra le istituzioni, locali e nazionali.
Il MoVimento 5 Stelle sta continuando e continuerà a seguire con attenzione la situazione affiancandosi a chi già la segue da tempo.
L’interrogazione presentata il 21 dicembre al Ministro dell’Interno Angelino Alfano è disponibile QUI.