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venerdì 3 gennaio 2014

Siamo esseri umani e siamo cittadini italiani.

Dalla pagina FaceBook di Alessandro Di Battista



Siamo esseri umani e siamo cittadini italiani. 
Siamo chiamati a fare qualcosa in più che seguire botte e risposte privi di alcun senso su stampa e TV, siamo chiamati a fare qualcosa di più grande che attendere, come un Godot qualsiasi, che qualcuno ci salvi (nessuno ci salverà a parte noi stessi), siamo chiamati ad alzare la testa prima che la Repubblica, con la scusa della crisi, venga trasformata, da chi la crisi l'ha generata, in dittatura di fatto. 
Ci siamo vicinissimi. Io stasera sarò ad Andria assieme a Giuseppe D'Ambrosio, in Piazza, all'aperto (via Regina Margherita - davanti alla Chiesa dell'Immacolata), dove chiunque può venire, ascoltare e parlare. Ok d'accordo, andrò in TV, ci andrò ma quando lo riterrò opportuno io! Ora do l'anima non per conquistare un voto o “far capire alla vecchietta che noi del M5S siamo in gamba”. 
Perdonatemi ma guardo un po' più in là. Chi si avvicina al MoVimento attraverso una Piazza, nel 99% dei casi, non se ne va più. Non so se l'avete notata questa cosa. 
E' incredibile il livello di fidelizzazione che crea la partecipazione attiva. Attraverso queste iniziative (ovvio ci vuole molta più fatica e ci vuole più tempo) si crea quel senso di appartenenza allo Stato la cui mancanza in tanti italiani e' il peccato originale del nostro declino. Un declino assolutamente arrestabile. 
Io trabocco di ottimismo! Sono sicuro che cambieremo il mondo a patto che impariamo, TUTTI, ad amare la Piazza e a disprezzare la poltrona. Oggi ad Andria possiamo, assieme, corteggiare la piazza, innamorarci della partecipazione, sentirci Stato almeno per un po', ricordarci che occorre aggiungere tasselli di dignita' alle nostre vite per sentirci esseri umani ma questo lo si fa esclusivamente alzando le chiappette! Non c'e' altro modo.