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mercoledì 30 ottobre 2013

@ale_dibattista Se sostieni una donna sostieni un intero villaggio. Emendamento M5S passato in commissione



Se sostieni una donna sostieni un intero villaggio. Emendamento M5S passato in commissione

Se sostieni una donna sostieni un intero villaggio. Emendamento M5S passato in commissione


Oggi è passato un mio emendamento in materia di cooperazione internazionale. Rispetto all’art. 5 del decreto legge di proroga delle missioni internazionali (ricordo a tutti gli elettori del PD che il PD è favorevole alla guerra in Afghanistan, voi cosa ne pensate? Beh, quello che pensate ditelo ai vostri dipendenti in Parlamento) abbiamo chiesto e ottenuto l’impegno da parte della Farnesina di destinare parte delle pochissime risorse stanziate a progetti di cooperazione rivolti alle donne. Progetti che tutelino la sicurezza delle donne e il lavoro femminile. Vi spiego la ratio dell’emendamento. Ho lavorato diversi anni nella cooperazione internazionale e pur avendo ormai molti dubbi sulle logiche degli interventi (in Africa dei fratelli congolesi mi dissero una frase durissima: “è sempre l’uomo bianco che comanda, l’uomo bianco toglie e l’uomo bianco da”, anche per questo ho scelto di lasciare il mondo della cooperazione e di dedicarmi al reportage, perché più che dare di più l’occidente deve imparare a togliere di meno) ho visto sul campo che tutti gli interventi che coinvolgono le donne hanno più possibilità di riuscita e determinano un impatto decisamente più positivo sulle comunità coinvolte. Lavorare bene con una donna africana o guatemalteca significa contribuire alla miglioramento delle condizioni di vita dell’intero villaggio. La cooperazione internazionale è anche collegata al tema attualissimo dei flussi migratori. Se l’occidente rubasse meno o quando interviene intervenisse meglio (appunto coinvolgendo le donne che, ontologicamente, portando in grembo la vita umana ne hannomaggiore rispetto) ci sarebbe maggiore giustizia nei paesi del sud del mondo e molti meno cittadini sarebbero costretti a lasciare le loro terre. Il mondo che stiamo provando a costruire è un mondo dove nessuno sia costretto dalla miseria, dalla depredazione, dalle guerre a lasciare la propria casa (lo stesso discorso vale per i giovani italiani), un mondo in cui ogni cittadino sia libero di lasciare il proprio Paese, libero, non costretto. Un ringraziamento per questo piccolo ma significativo successo a tutta la Commissione Affari Esteri M5S, agli amici di AMKA onlus, l’organizzazione con la quale ho lavorato in Repubblica Democratica del Congo e Guatemala e a i miei collaboratori Marco e Selena. Ripeto, èun piccolo successo ma per chi ha lavorato sul campo per anni, poter incidere su un decreto legge (vergognoso perché finanzia la guerra) è una grande soddisfazione. A riveder le stelle!

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Lampedusa, M5S Alessandro Di Battista: "I più poveri sono quelli che hanno solamente i soldi"