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martedì 29 ottobre 2013

MISTER B. … NEL PAESE DELLLE MERAVIGLIE!!! @giosilvia86

wonderland
Un Paese con il fiato sospeso per conoscere l’esito sulla decisione di una Commissione nei confronti di un individuo che continua a fare i Suoi comodi nonostante ci sia una condanna definitiva ed una legge che gli imporrebbe di lasciare il Parlamento senza “se” e senza “ma”.
Ma l’Italia è il Paese delle meraviglie, non per i comuni cittadini, ma per i privilegiati che continuano a vivere fregandosene dei problemi del Paese insieme alla loro Corte a seguito che ne raccoglie gli avanzi senza dimostrare alcuna dignità.
La Giunta del regolamento del senato avrebbe dovuto decidere “solo” se una volta che il caso Berlusconi arriverà in Aula si debba votare con procedura palese osegreta.
Il regolamento del senato prevede che finché non c’è una pronuncia della giunta del regolamento di Palazzo Madama (su voto palese o segreto, così come richiesto dai Cinque Stelle e dal Pd) la conferenza dei capigruppo non può fissare il voto sulla decadenza.
Il Movimento 5 Stelle ha chiesto che la data sia fissata per il 5 novembre, pertanto chiudere la pratica in Giunta nel più breve tempo possibile.
Ma questa, unica, sensata richiesta sembra essere fuori luogo, nella ludoteca ferquentata da bambini irresponsabili di PD e PDL.
Secondo i berlusconiani le motivazioni della Corte d’appello di Milano sui due anni di interdizione ai pubblici uffici, disposta per il Cavaliere, hanno cambiato le carte in tavola poiché hanno definito la sanzione della legge sull’incandidabilità come “amministrativa” pertanto non retroattiva.
Il Pd replica senza ambiguità: “Il Pdl imbroglia”.
Quindi il capogruppo del Pdl ha preso la palla al balzo per chiedere in Aula di sospendere la giunta per il regolamento a causa delle presunte novità contenute nelle motivazioni della Corte d’Appello di Milano.
A lui risponde il Pd : “Seguire le regole significa anche rispettare le sentenze della magistratura italiana e accettarle”.
BASTA!!!!
Speriamo che gli Italiani riescono a rendersi conto in che mani siamo da oltre vent’anni…poi ci lamentiamo della situazione in cui versa il Paese? Forse dovremmo ritenerci fortunati perché vedere questa gente che ci governa mi convince sempre di più che il peggio deve ancora venire.
Silvia