di Alessandro Bianchi
Carlo Sibilia. Deputato del Movimento Cinque Stelle. Membro della Commissione Affari Esteri
- Dal settembre del 2012 è entrato in vigore il Meccanismo europeo di
stabilità (Mes). Prima della sua introduzione, in Austria diversi
professori ed accademici hanno inviato una lettera in cui intimavano il
proprio governo a non ratificare un trattato che avrebbe "creato una
schiavitù anonima e finanziaria". In Germania oltre 30 mila ricorsi alla
Corte di Karlsruhe hanno di fatto limitato poi la partecipazione di
Berlino al meccanismo. Al contrario, le voci di dissenso in Italia non
sono state ascoltate in nessun modo. Reputi più responsabile la politica
o l'informazione?
L'informazione deve essere il cane da
guardia, ma la responsabilità fondamentale è della politica. Chi ha
deciso di appoggiare queste riforme costituzionali e ratificato questi
trattati ha nomi e cognomi precisi. Si è trattato del governo Monti,
appoggiato, anche se oggi si tende a dimenticarlo, dall'Asse ABC
(Alfano, Bersani o Berlusconi scegliete voi tanto è uguale, Casini).
Anche in Italia ci sono state persone che avevano espresso un dissenso
simile a quello di Austria e Germania; io so di alcuni professori del
settore che avevano avvertito la Commissione affari esteri sui rischi
della ratifica del Mes, delle criticità e delle probabili
incostituzionalità, ma la maggior parte di parlamentari non sapevano
nulla di quello che andavano a votare. E sono loro, non i giornalisti, i
responsabili primi.
La cooptazione di Monti, ex consulente di
Goldman Sachs e sempre presente all'interno delle riunioni del
Bilderberg, è l'emblema del fallimento della politica. Non è
complottismo, e saranno sicuramente dei casi che chi partecipa a quelle
riunioni poi diventa primo ministro, io però non accetto che non si
rendiconti quello che avviene durante quelle riunioni e che esistano
associazioni poco trasparenti, come quella di Vedrò di Letta finanziata
dal cartello delle slot machine, che hanno conflitti d'interesse non
tollerabili.
- Tecnicamente il Mes è un'organizzazione
intergovernativa con un fondo di partenza da 700 miliardi rinnovabile
dai Super governatori, i ministri delle finanze dei paesi della zona
euro, senza alcun controllo esterno credibile. La logica è tale per cui
uno Stato si indebita per fornire il suo contributo e se dovesse avere
bisogno di un prestito dovrà poi pagare un secondo interesse ed
accettare un Memorandum che detta la politica economica da seguire. Una
logica suicida?
Chiaramente ed il problema è che alle persone
non si spiega bene il meccanismo contorto alla sua base: il Mes di fatto
è un club, in cui tu entri dando la tua quota d'iscrizione. Poi se ti
serve un prestito, perché ti servono i tuoi soldi, ti fanno pagare i
tuoi soldi con gli interessi. La logica, come ho avuto modo di dire alla
Camera, è quella di utilizzare il debito sovrano come stritolamento e
schiavitù degli stati ed il Mes è la chiave finale per questo giochetto.
Veniamo al caso dell'Italia, la nostra quota parte è di 125 miliardi di
euro circa, il 17% dei fondi a disposizione del Mes. Come facciamo in
questa situazione post-bellica e drammatica di oggi, dove i redditi pro
capite sono scesi ad i livelli del 1996, i consumi alimentari al 1992,
con il 40% di disoccupazione giovanile ed otto milioni di poveri, a
finanziare 125 miliardi? Sono 5 leggi di stabilità. Ne abbiamo già
versati 15 miliardi e 50 complessivi a tutte le varie strutture create
dal 2011 per risolvere la crisi del debito. Sono più di 10 volte il
gettito Imu. Dove li prendiamo e che politica economica possiamo fare
nei prossimi anni?
La realtà è che oggi esistono sovrastrutture
anti-democratiche che, attraverso la Bce ed il Fondo Monetario
internazionale in particolare, riescono ad indirizzare tutte le scelte
più importanti della vita dei cittadini. Ma se parli di elites
finanziarie, sei un complottista. Non io, ma uno studio del Politiecnico
di Zurigo ci dimostra come 147 multinazionali detengono oggi il 75% dei
ricavi mondiali complessivi. E sapete chi sono? Per il 75% sono quegli
istituti finanziari che comprano all'ingrosso i titoli di Stato e
decidono di fatto la politica economica dei paesi. Tra questi c'è la
Monura Bank, coinvolta nello scandalo Mps, Deutche Bank, Credite Suisse,
Barclays. Tutti questi istituti bancari non sono un'elite finanziaria?
Se noi riusciamo, questa è la mia speranza, a far comprendere alle
popolazioni che queste cose esistono e puntiamo sulla conoscenza, questi
signori sono finiti. E qui veniamo alla responsabilità immensa
dell'informazione: se Repubblica, invece di perdere tempo a cercare la
foto in cui Grillo appare più pericoloso, mettesse in prima pagina
quello studio del Politecnico di Zurigo con il titolo "147
multinazionali detengono il 75% dei ricavi mondiali" cosa succederebbe?
- Da novembre la Bce inizierà gli stress test sulle principali banche
europee. In una nota di S&P della settimana scorsa si legge come le
passività dovrebbero essere di circa 1,3 trilioni di euro. Si va verso
un intervento in prima battuta degli stati e poi, con molta probabilità
dato il livello delle finanze pubbliche, del Mes, in teoria fondo salva
stati. Almeno su questo secondo salvataggio delle banche con soldi
pubblici che si preannuncia, ci sarà una resistenza da parte dei
governi?
Credo che non ci sarà alcuna resistenza, dato che si
sono già piegati totalmente alle logiche finanziario-bancario. Ma la
domanda è un'altra: l'economia reale dipende da quel trilione di
passività delle banche? Chiaramente no. Si tratta di pura speculazione
finanziaria, sono soldi virtuali che non hanno produttività, valore,
nulla. E poi chi l'ha causato? È tollerabile che debiti di istituti di
credito debbano essere ripagati dai contribuenti? La beffa finale è che
poi noi i soldi per il Mes non ce l'abbiamo e ce li facciamo prestare
dalla Bce ad un tasso d'interesse. È peggio di un'usura.
E con le
persone che non arrivano a fine mese, quelle stesse persone che hanno
legato il nostro paese a questo circolo vizioso folle ci spiegano come
non ci siano i fondi per il reddito di cittadinanza, oppure i
contribuenti sono costretti a pagare tasse assurde come l'Irap, con un
gettito intorno ad i 7 miliardi annui quando abbiamo già versato oltre
15 miliardi per il Mes. Come Movimento Cinque Stelle, stiamo lavorando
ad una mozione che presenteremo nei prossimi giorni e chiederemo una
moratoria per la prossima tranche da 2,8 miliardi da erogare al Mes ed
utilizzare quei soldi per abbassare nuovamente l'Iva al 21%. Non si
risolverebbero certo tutti i problemi del paese, ma sarebbe un segnale
importante. Il passo successivo sarebbe quello di rivedere il patto di
stabilità ed il Fiscal Compact: nella situazione attuale, il nostro
paese non è in grado di mantenere il 3% del rapporto deficit-Pil, perché
si prelude la possibilità di fare investimenti, spesa pubblica per
infrastrutture e puntare sull'istruzione. È una logica suicida. I soldi
dovrebbero essere uno strumento per garantire una vita dignitosa a tutti
i cittadini e non un fine. Ci dobbiamo dimenticare di quel trilione di
debiti delle banche, di S&P, del Mes, dei trattati europei e
ricordarci che siamo una Repubblica fondata sul lavoro e che dobbiamo e
possiamo vivere tutti in modo dignitoso.
- Nel suo ultimo
libro Luciano Barra Caracciolo – "Euro e (o) democrazia" - scrive che la
convivenza tra Costituzione e trattati europei sia impossibile. A che
livello è arrivato il deficit democratico in Europa?
Pensiamo al nostro governo, la democrazia è bypassata, visibilmente e senza complotto.
post di Carlo Sibilia.