ROMA, 31 ott - “All’interno di un provvedimento che
continuiamo a ritenere profondamente insufficiente e che non porterà il
sistema dell’istruzione fuori dalle secche, siamo almeno riusciti a
introdurre delle modifiche di indirizzo per il comparto. Quattro di
queste migliorie fanno parte del programma del MoVimento relativamente all’istruzione: insegnamento
della lingua inglese dall’asilo, insegnamento gratuito della lingua
italiana per gli stranieri, sviluppo delle strutture di accoglienza per
gli studenti , graduale abolizione dei libri di scuola stampati
attraverso il passaggio ai testi digitali”.
Lo
dichiarano i membri del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura,
Scienza e Istruzione, i quali precisano che il gruppo non voterà contro
il Dl Istruzione, ma si asterrà “perché il nostro primo interesse è la
tutela degli studenti e di tutti colROMA, 31 ott - “All’interno di
un provvedimento che continuiamo a ritenere profondamente insufficiente
e che non porterà il sistema dell’istruzione fuori dalle secche, siamo
almeno riusciti a introdurre delle modifiche di indirizzo per il
comparto. Quattro di queste migliorie fanno parte del programma del
MoVimento relativamente all’istruzione: insegnamento della lingua
inglese dall’asilo, insegnamento gratuito della lingua italiana per gli
stranieri, sviluppo delle strutture di accoglienza per gli studenti ,
graduale abolizione dei libri di scuola stampati attraverso il passaggio
ai testi digitali”.
Lo dichiarano i membri del
MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura, Scienza e Istruzione, i quali
precisano che il gruppo non voterà contro il Dl Istruzione, ma si
asterrà “perché il nostro primo interesse è la tutela degli studenti e
di tutti coloro i quali operano nel settore: non vogliamo dunque
arrecare ulteriori danni a un sistema già afflitto da problemi e carenze
enormi.
Quello che abbiamo apportato al Dl Istruzione non è stato un contributo migliorativo marginale - aggiungono -, perché
va nella direzione di realizzare un sistema più equo, efficiente e che
abbatta i costi attraverso l’uso delle tecnologie.
Tra
i nostri 10 emendamenti accolti - ricordano - ci sono l’insegnamento
della lua inglese anche presso le scuole per l’infanzia, l’introduzione
della possibilità per le scuole di creare materiale didattico
multimediale (con prevalenza per le piattaforme open source). Inoltre,
il fondo di 40 milioni per 30 anni dedicati all’edilizia scolastica sarà
esteso anche alle residenze universitarie gestite da enti locali. Si
tratta di uno strumento indiretto volto a promuovere il diritto allo
studio. Ancora, saranno potenziati gli interventi per l’insegnamento
della lingua italiana nei confronti dei cittadini stranieri.
Certamente
non riteniamo quanto fatto sufficiente per rilanciare l’istruzione nel
nostro Paese e per dare un futuro dignitoso alle nuove generazioni ma -
concludono -, quantomeno abbiamo impresso una direzione a un
provvedimento che, per come impostato dal Governo, interveniva sul
comparto alla cieca
.
Complimenti quindi ai cittadini che dentro e fuori al Parlamento hanno combattuto per una scuola migliore.
Vi lascio con il video di discussione generale di Silvia Chimienti.
01 Nov 2013 Giulia Grillo