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giovedì 20 febbraio 2014

Il Diba pensiero dell'una di notte !!



Lo doveva far parlare” dice qualcuno, eppure sono mesi che parla in TV, senza contraddittorio, davanti (non sempre ma quasi) a giornalisti conniventi che mostrano gli occhi a cuoricino, che storcono il naso se Beppe gli ricorda a che livello siamo arrivati nella libertà di stampa ma che si guardano bene da chiedere a Renzi i motivi della sua condanna per danno erariale ai tempi della Presidenza della provincia di Firenze. 
Si guardano bene da chiedergli perché il 17 ottobre del 2003, pochi giorni prima dell'annuncio da parte dell'Ulivo della sua candidatura alla provincia Renzi cede il 40% delle quote della Chil srl (azienda di famiglia) e si fa assumere come dirigente (da quel giorno prima la provincia, poi il comune e molto probabilmente la presidenza del consiglio dei ministri verseranno ai familiari di Renzi la somma pari ai suoi contributi). 
Si guardano bene da chiedergli quanto Verdini abbia influito sulla sua carriera politica o il perché non abbia ostacolato il regalo alle banche effettuato con il decreto IMU-Bankitalia (e le banche che hanno ricevuto i favori – Unicredit, MPS e Intesa – sono, guarda caso, le stesse alle quali oggi De Benedetti chiede aiuto per superare la crisi finanziaria di Sorgenia). 
Per la prima volta qualcuno gli ha detto in faccia la verità, ok non avrà sfoggiato il bon-ton istituzionale ma oggi Beppe era vero, congruente e le sue parole corrispondevano perfettamente alle sue emozioni. Io sono fiero che in Italia ci siano persone come lui. 
Lui ha rischiato del suo, era un artista strapagato che sapeva che sarebbe finito male se avesse attaccato il PSI nell'86' ma lo ha fatto lo stesso. Io cammino con le mie gambe adesso, non ho bisogno di Beppe ed ogni qual volta ho votato alla Camera l'ho fatto sulla base di quello che studio, sui miei ideali e sul lavoro dell'intera commissione affari esteri. Credeteci o meno ma è la verità. 
Ma non mi dimentico che è stata la rabbia sana di Beppe che mi ha permesso di entrare in Parlamento, mi ha permesso di combattere per il bene collettivo da una posizione difficile ma privilegiata rispetto a molti cittadini.
Io so di valere come persona, ho mille difetti ma so di avere molte qualità, e queste qualità le ho sempre avute, anche prima di diventare un deputato della Repubblica ma è stato grazie al M5S e a Beppe che ho potuto esprimerle al meglio e ho potuto diffondere alcuni miei valori (che sono sempre gli stessi) a molti cittadini italiani. 
Questo paese ha un tremendo bisogno di legalità, di onestà, di informazione ma soprattutto di coraggio. Molti di noi sono così abituati alla sudditanza da provare un certo imbarazzo di fronte a un cittadino che suddito non è e che ha il coraggio di spiattellare in faccia ad un uomo delle banche, di De Benedetti e di Berlusconi le parole che vorrebbero dire milioni di cittadini italiani che non hanno più l'anello al naso e sanno che una cosa sono gli slogan e un'altra i voti in Parlamento. 
Io per questo ringrazio Beppe, non certo per piaggeria e me ne fotto se qualcuno mi da del ruffiano.
Io non starò in Parlamento per l'eternità, chi mi conosce, i miei amici veri sanno che ho altri progetti per la mia vita. Lo ringrazio perché in un paese abituato alla sottomissione ci insegna (magari a volte anche senza l'aplom british che sfoggiano coloro che hanno distrutto l'Italia) che alzare la testa ti fa sentire vivo.
 A riveder le stelle!

PS.:
nota personale del Blog :" PD, stai sereno!! " :)