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mercoledì 12 febbraio 2014

STRADE ASSASSINE…SANITÀ INESISTENTE…BENVENUTI NEL CILENTO @giosilvia86


cilentanaIeri in Aula, a fine seduta, ho avuto la possibilità di ricordare le ultime vittime di un grave incidente stradale, avvenuto domenica sulla Strada Provinciale 430, ella “Cilentana”.
Oltre al fatto di sentirmi affranta per l’ennesima sciagura stradale, per cui esprimo il mio cordoglio alle famiglie colpite, corre l’obbligo di denunciare, ancora una volta, l’abbandono dello Stato che non è in grado di mantenere i livelli minimi assistenziali in una zona, il cilento, sempre più lasciata sola al proprio destino.
Di seguito il testo dell’intervento che vuole essere anche un auspicio affinché le amministrazioni locali rivedano la scellerata decisione di chiudere il nosocomio di Agropoli, a favore di un presidio che non sia più la roccaforte per per medici strapagati, ma un luogo in cui le persone possano ricevere la dovuta assistenza senza dover essere costretti a percorrere centinaia di chilometri.

Grazie Signor Presidente,
domenica sera sulla strada provinciale 430, denominata “cilentana”, nei pressi del Comune di Agropoli, si è consumata l’ennesima tragedia in un terribile incidente stradale.
Nell’incidente sono state coinvolte tre auto e sette persone, quattro della quali sono morte mentre altre 3 versano in gravi condizioni.
Annunziata Sorrentino, 50 anni, Emma D’Auria, 29 anni, Gianfranco De Santis, 43 anni e Vito Chechile, 52 anni sono i nomi delle vittime dell’incidente avvenuto su questa strada che negli ultimi due anni ha visto 28 vite spezzate e numerosissimi feriti.
Principale causa dell’incidente, sembrerebbe essere l’alta velocità. Non vorrei, però, che l’emergere di colpe da parte di qualcuno, che guidava in maniera assolutamente dissennata, riuscisse a nascondere il problema del dissesto stradale presente in gran parte delle strade del Cilento.
La strada killer continua a mietere vittime. Il percorso è tappezzato di trappole, curve pericolose, avvallamenti e spaccature nell’asfalto. All’indomani del sinistro mortale i commenti non sono mancati e la politica è stata ancora una volta il primo bersaglio da colpire.
Inoltre, si riapre la ferita, ancora sanguinante, relativa alla chiusura dell’ospedale di Agropoli, distante pochi minuti dal luogo dell’incidente.
«Quello che abbiamo sempre paventato con la chiusura dell’ospedale civile di Agropoli e del suo pronto soccorso comincia a dare i primi tragici effetti negativi». Questo è stato il commento del sindaco di Agropoli, a cui aggiungo il mio disdegno nei confronti dell’amministrazione dell’ASL di Salerno che è rimasta sorda alla voce di tutto il Cilento che continua a chiedere il mantenimento del presidio ospedaliero in una zona assolutamente mal servita dal punto di vista socio-sanitario.
Spero vivamente che politici ed amministratori si rendano conto che non c’è più tempo da perdere; il cambiamento del Paese non devono più blaterarlo in TV ma sul territorio attraverso il compimento di atti che rendano migliore il futuro delle famiglie.