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martedì 22 aprile 2014

Deplorevoli siete voi. @AlbertoAirola

  La settimana scorsa in Senato sono stato espulso insieme al collega Santangelo durante la votazione del 416 ter sul voto di scambio mafioso. 

  Non voglio entrare qui nel merito del provvedimento che era pronto con le giuste pene e il giusto testo a gennaio, votato principalmente da noi e dal PD ma poi ricambiato alla Camera, sempre dal PD per accordi di maggioranza con NCD.
  Ne abbiamo parlato in abbondanza della pericolosità di modificare il testo e diminuire le pene.

  Il problema è questo: si decide fuori dal parlamento e poi si zittisce l'opposizione per votare in fretta e furia ciò che la maggioranza ha deciso nei sottoscala delle sedi di partito o a casa di un pregiudicato.

Siamo dovuti arrivare al punto di alzare la voce perché la voce ci veniva tolta.

  Due settimane fa in aula viene calendarizzata la ratifica del trattato internazionale Italia-Francia sul Tav in Valsusa, presentiamo centinaia di emendamenti e ce li bruciano con un trucchetto (abbiamo imparato la lezione, statene certi) e poi ci contingentano i tempi quando nelle discussioni su trattati internazionali non sono previsti i tagli e i contingentamenti dei tempi di discussione (questa invece è una vera e propria violazione delle regole).

Ma non solo.

  Sul #416ter chiediamo di iscriverci tutti a parlare e anche qui ci contingentano …non ci si arrende si decide di procedere con un'azione non di ostruzionismo ma di ampliamento del dibattimento nell'illustrazione degli emendamenti, un tentativo di persuadere il PD a riportare il testo come licenziato mesi fa dal Senato.
  Ecco che qui scatta l'operazione più bieca, vergognosa e indegna fatta dai partiti in modo bipartisan con l'appoggio del Presidente Grasso: 8 senatori (tra cui Zanda,Susta, Nitto Palma , Cirinnà, Romani...) chiedono di far votare in aula il salto a piè pari della discussione del 416 ter in aula.
  
  Risultato si tappa la bocca al M5S e si corre a votare quello che è frutto di una intesa extraparlamentare tra PD, FI e NCD.

  Così funziona oggi: il Parlamento non serve a nessuno, tantomeno al dibattito nel merito dei provvedimenti.
  E' un “votificio” in cui si deve vidimare nel più breve tempo possibile le decisioni governative e di maggioranza soprattutto se prevedono sconti alla Mafia o alle lobbie ed è bene che il Popolo italiano ne sappia il meno possibile.
Per questo abbiamo alzato la voce.

  Questa arrogante e spocchiosa maggioranza non ha nessuna intenzione di dialogare con noi.
  Questi servi dei poteri forti ci intortano tutti i giorni dalle loro TV dicendo che il M5S “sta alla finestra”, quando sono loro che cercano di evitare il confronto.
  Io non sono venuto in Parlamento per stare zitto e rispetto le regole ma porto con me l'indignazione e la rabbia di milioni di cittadini che sono stati privati del potere di decidere e ingannati da 20 anni di finto bipolarismo.

  Sono stati 20 anni di finta opposizione in cui i soliti noti PD e PDL facevano finta di farsi la guerra e ora che non si possono più nascondere l'un con l'altro, hanno accelerato (Napolitano in testa)  il programma di distruzione della democrazia in Italia.
  
  Così hanno pensato prima alla modifica dell'articolo 138 della Costituzione, poi fallito quel tentativo, hanno sfoderato questa riforma del Senato, identica a quella auspicatada Licio Gelli nel suo “Piano di rinascita democratica”. 
 Le riforme renziane sono le riforme della P2.

  Una monocamera di fatto che obbedisca ad uno strapotere governativo con una legge elettorale peggio del porcellum.
Complimenti! Riuscire a far danni peggiori alla democrazia, non si poteva.
  
  Convenite con me che in queste condizioni, alzare la voce è un obbligo morale e se continueranno, non smetterò di farlo.

A presto