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martedì 15 ottobre 2013

Sanità: potremmo spendere meno ma non si fa! Chi ci guadagna?

Sanità: potremmo spendere meno ma non si fa! Chi ci guadagna?

soldi - cesso
Ci sarebbe un modo davvero semplice per ridurre la spesa sanitaria in Italia: spendere meno. Pagare a prezzi molto più bassi farmaci, siringhe, protesi e strumenti chirurgici è semplice ma non lo facciamo. Perché? Andiamo con ordine.
Per ridurre i costi ed azzerare la pratica indegna in cui una siringa in Friuli costa 25 centesimi mentre in Campania arriva a costare anche 1 euro è stata creata CONSIP, società del Ministero dell'Economia, che si occupa degli acquisti di beni e servizi (farmaci, computer, stampanti, noleggi, manutenzioni, utenze, servizi di pulizia, presidi, buoni pasto, ecc.) nelle Pubbliche Amministrazioni in qualità di centrale acquisti nazionale.
Con questo meccanismo di centralizzazione degli appalti pubblici, nel solo 2012, CONSIP ha generato risparmi pari a 6,15 miliardi di euro e si è calcolato che per ogni euro investito nel programma, si generano 212 euro di risparmi.
Le pratiche virtuose, in un paese normale, diventano prassi e standard di riferimento, ma in Italia, nonostante le leggi impongano alle pubbliche amministrazioni di servirsi di CONSIP, questo non avviene quasi mai.
Attualmente nel nostro Paese ci sono 30.000 (trentamila!) centrali di acquisto. Quindi ogni comune, provincia, regione, azienda sanitaria ed ente pubblico di qualsiasi tipo, ha il suo ufficio ed il suo funzionario che elabora le proprie gare d'appalto in autonomia. Alla faccia della razionalizzazione e del risparmio di spesa!
Le amministrazioni che acquistano un prodotto o un servizio ad un prezzo di gran lunga superiore alla media nazionale, sono complici dello sperpero di denaro pubblico e del disfacimento contabile e sociale del nostro Paese.
Gli amministratori che, fregandosene delle leggi, sprecano i soldi dei contribuenti mantenendo uffici inutili e favorendo con appalti compiacenti gli amici degli amici e interessi di bottega, vanno perseguiti e cacciati.
Il Presidente del Consiglio Letta, prima di pensare a ridurre i fondi per spesa farmaceutica, disabilità e ospedali, distruggendo così anche quel minimo di stato sociale che rimane nel nostro Paese, elimini gli sprechi e le storture di un sistema perverso che, con la complicità di molti amministratori, si sta mangiando il nostro Servizio Sanitario Nazionale.
In ultimo ci rivolgiamo direttamente al Ministro Lorenzin che finge di preoccuparsi dei tagli alla sanità annunciati dal Governo e piange lacrime di coccodrillo in televisione e sulla stampa.
Ministro è in grado di garantire la sostenibilità del servizio sanitario nazionale?
Se non lo è abbia un sussulto di dignità e rassegni le sue dimissioni, questa volta quelle vere.
I cittadini non vi perdoneranno mai per quello che state facendo e molto presto vi manderanno TUTTI A CASA!