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domenica 26 gennaio 2014

Ma dove era l’urgenza su “Banca d’Italia”?


Ma dove era l’urgenza su “Banca d’Italia”?
Cosa andava riformato così velocemente da esautorare il Parlamento dal suo naturale potere legislativo?
Era davvero così urgente questa riforma da doverla buttar giù in fretta, tanto da far infuriare anche la BCE che ha ricevuto la richiesta di consultazione il 22 novembre 2013 mentre il decreto legge è stato approvato il 27 novembre 2013.
In sostanza il Governo italiano ha dato solo tre giorni lavorativi alla Bce per emanare il parere che, secondo quanto previsto dal Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, doveva precedere all’approvazione del decreto.
Questo ha creato “un caso di non consultazione” con la massima autorità monetaria europea… un problema diplomatico non di poco conto.
Bella prova di coerenza da parte di un Governo che ha giustificato le sue politiche rigoriste con la classica formuletta: “E’ l’Europa che ce lo chiede”!!!!!!!!!!!!
Lo stesso Governo che però, quando si tratta di banche se ne frega anche dell’Europa!!!!!
Oggi il M5s con l’ostruzionismo ha dato un altro segno di come si fa una vera battaglia politica.
Tutti insieme..abbiamo bloccato il passaggio per il voto a questo decreto legge che regala sette miliardi e mezzo dalla cassaforte della Banca d’Italia alle banche private. Per bloccare la fiducia ad un governo che ormai barcolla.
E’ stato semplicemente emozionante, vedere che lì tutti insieme eravamo così uniti per un’idea.
Questa forza ce la date tutti voi. Perché la nostra lotta è la vostra lotta.