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domenica 26 gennaio 2014

Niente storia dell’arte e meno mesi nei musei @LuigiGallo15


Niente storia dell’arte e meno mesi nei musei

museo
Il decreto Istruzione approvato il 7 novembre prevedeva l’emanazione di successivi decreti che il Ministro #Carrozza ha affermato di avere già tutti pronti. Peccato che siamo qui a denunciare il secondo ritardo. Dopo il decreto delle assunzioni sul sostegno a mancare all’appello è quello sugli ingressi gratuiti dei docenti nei musei. Una misura che doveva essere operativa dal 7 gennaio e che non vede la luce. I docenti hanno già perso un mese di accesso gratuito ai musei statali e ai siti di interesse archeologico, storico e culturale gestiti dallo Stato. La misura durerà solo per il 2014 e quindi restano solo 11 mesi, se i ministri non perderanno altro tempo.
La misura nata per promuovere la formazione culturale del personale docente era inizialmente pensata solo per chi è assunto a tempo indeterminato ed è stato un emendamento del #m5s che ha allargato la misura anche ai docenti precari della scuola.
Certo risulta contraddittorio che questo governo voglia promuovere la formazione culturale dei docenti e non hanno ammesso nel decreto istruzione la nostra proposta di reinserimento delle ore di storia dell’arte azzerate dalla riforma Gelmini.
 Al comma 1, lettera b), dopo il numero 3, aggiungere il seguente:
  3-bis. all’articolo 15 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dopo il comma 2, è inserito il seguente: «2-bis. Lo Stato promuove lo sviluppo della cultura digitale, definisce politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali e favorisce l’alfabetizzazione informatica anche tramite una nuova generazione di testi scolastici preferibilmente su piattaforme aperte che prevedano la possibilità di azioni collaborative tra docenti, studenti ed editori, nonché la ricerca e l’innovazione tecnologiche, quali fattori essenziali di progresso e opportunità di arricchimento economico, culturale e civile come previsto dall’articolo 8 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Marzana Maria, Chimienti Silvia, Gallo Luigi, Vacca Gianluca, Brescia Giuseppe, Battelli Sergio, Valente Simone, D’Uva Francesco, Di Benedetto Chiara