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sabato 22 febbraio 2014

L’ATTENZIONE DELL’ARPAC SULLE FONDERIE PISANO, QUANTI DUBBI! @giosilvia86


centralina_arpaContinuano le azioni dei Comitati Cittadini che rappresentano una preoccupazione diffusa da parte salernitani verso l’inquinamento atmosferico. La tutela della salute nei confronti dei tanti agenti inquinanti ormai presenti in città, è l’ultima arma in loro possesso nei confronti di quella politica che, negli anni, altro non ha pensato che all’interesse economico senza salvaguardare quello sanitario.
Grazie all’aiuto di coloro che, nonostante tutto, continuano nel loro impegno sociale per cercare di far tornare il buon senso negli amministratori locali che continuano a non voler cambiare direzione verso una meta ecologica e sanitaria più sostenibile anche sacrificando l’interesse di qualche lobby, questa mattina ho completato ed inviato, a mezzo Posta Elettronica Certificata, una richiesta di chiarimento e di intervento nei confronti dell’A.R.P.A.C.
In particolare la missiva intende sollecitare il dipartimento provinciale di Salerno rispetto alle disattese aspettative nei confronti della normativa in materia di trasparenza della pubblica amministrazione e dell’art. 18 del D.lgs. 155/2010.
Infatti, la lettura dei dati rilevati dalle centraline denominate con i codici: SA21, SA22 e SA23, risulta alquanto complicata e difficilmente raggiungibile da utenti mediamente esperti di ricerche attraverso la rete Internet.
Oltretutto, la totale assenza dei dati rilevati negli anni 2011 e 2012, rappresenta una palese violazione della normativa menzionata, ma, soprattutto, una violazione del diritto di informazione del cittadino.
La sorprendente, quanto deludente, verità, nel leggere poi le schede di rilevamento della presenza di sostanze inquinanti negli anni 2013 e 2014, è evidenziata dalla mancanza dei dati relativi al biossido di azoto, al monossido di carbonio ed al particolato sospeso.
E’ incredibile che questi dati particolarmente sensibili e da controllare soprattutto in presenza di industrie ad alto rischio emissivo come nel caso di una fonderia o di uno svincolo autostradale, siano totalmente assenti senza conoscerne i reali motivi (suppongo per malfunzionamento della centralina) e senza un intervento di ripristino della piena funzionalità.
Devo ringraziare l’Ing. Murino per il prezioso contributo offertomi grazie al quale ho potuto promuovere questa azione di sensibilizzazione all’ARPAC, integrata anche dalla richiesta di ulteriori rilevazioni rispetto ad altre sostanze potenzialmente presenti nell’area e particolarmente pericolose per la salute dei cittadini, quali: cadmio, zinco, rame, nichel, ferro e benzene.
Spero che la richiesta abbia una soddisfacente e repentina risposta in termini di azioni di ripristino delle condizioni di garanzia dell’informazione nei confronti dei cittadini salernitani.
Silvia