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domenica 8 giugno 2014

Fuori i mercanti dal Tempio @ale_dibattista



Pensavo allo stile con il quale questi ladri del PD, di FI, dei vari surrogati della DC ci hanno svuotato le tasche togliendoci il futuro. Hanno rubato con educazione, con garbo, seguendo tutte le regole del galateo. Mai una parola fuori posto mentre prendevano mazzette, mai un vaffanculo mentre si spartivano un appalto. In Parlamento, tra una baciamano alle deputate e raffinate strette di mano agli avversari, approvavano elegantemente i punti del "papello" dettato dai corleonesi. Con nobiltà ci aumentavano le tasse per continuare a succhiarci l'anima, con classe condonavano miliardi di euro di imposte evase agli amici degli amici, con grazia depenalizzavano il falso in bilancio, approvavano leggi ad-personam e davano il via alle guerre di morte in Iraq e Afghanistan definendole missioni di pace. 

Il turpiloquio non è una caratteristica di questa gente, al contrario, loro rabbrividiscono per una parolaccia ma giustificano le ruberie in ogni modo (presunzione di innocenza-magistratura rossa o nera o da oggi grillina-burocrazia così lenta che spinge a rubare-giustizia ad orologeria-"quel sindaco l'abbiamo sostenuto ma non è del PD, non ha la tessera"). 

È la Repubblica del bon ton, quella che criminalizza un comico che usando ironia e urlando la rabbia dei cittadini onesti ha svegliato milioni di persone ma che giustifica la Trattativa Stato-Mafia. 

È la Repubblica degli inchini agli alti prelati, dei "per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa" pronunciati con trasporto nelle messe mattutine, dei baci agli anelli pastorali dati con convinzione prima di parlare dei "poveri bambini che non hanno da mangiare". È la Repubblica dei disonesti e dell'ipocrisia. Ma come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio e avrà una fine. A riveder le stelle! +Alessandro Di Battista 

P.S. Ci si vede stasera a Bagheria, dalle 18.00 in Piazza Madrice, per supportare il candidato sindaco Patrizio Cinque. Con me ci saranno Manlio Di Stefano, Giorgio Sorial e Riccardo Nuti. Non mancate e scendete in piazza siciliani onesti!